sabato 11 aprile 2015

SULLA STAMPA DI SABATO 11:
 
Corriere 11.4.15
La Resistenza di chi c’era
Romanzi e memorie ci restituiscono il senso genuino di quella stagione
di Aldo Cazzullo
 
Corriere 11.4.15
Un Paese che combatte per la libertà e si racconta


















Corriere 11.4.15
«Nella vita si deve scegliere. Ecco la lezione dei partigiani»
Carlo Smuraglia: nel periodo 1943-45 si risvegliarono energie fino allora inerti
Forze diverse riuscirono a collaborare e posero le basi della nostra Costituzione
di Antonio Carioti

Corriere 11.4.15
Scritture civili e impegno delle donne. Due dibattiti
il manifesto 11.4.15
La perversione del senso del 25 aprile
Polemiche. Le bandiere palestinesi al corteo? Un vulnus inaccettabile per il presidente della comunità ebraica romana Pacifici e per qualche ultrà del sionismo più isterico. Ma screditando le ragioni di chi lotta per una Palestina libera si sovverte il significato della Resistenza
di Moni Ovadia
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il Fatto 11.4.15
Con chi vai a celebrare il 25 aprile?
risponde Furio Colombo
qui
una lettera inviata oggi a Furio Colombo:
caro Furio Colombo
sono un abbonato al Fatto quotidiano e un membro dell’Anpi di Roma
Ho appena letto il Suo pezzo nella posta di oggi e vorrei farLe una domanda
Lei certamente sa benissimo che la Brigata ebraica nel partecipare alla guerra di liberazione sull’Adriatico era inquadrata nell’8ª Armata dell’Esercito di Sua Maestà Britannica, e naturalmente non era, come invece i Corpi combattenti della Liberazione, al comando del CLN italiano, ma del brigadiere generale canadese Ernest Frank Benjamin. Era quindi parte integrante dell’Esercito alleato, al quale va certamente tutta la nostra eterna riconoscenza, come a tutti coloro, di qualsiasi nazionalità o cultura, che hanno combattuto per la Liberazione d'Italia, ma non certamente il riconoscimento della qualifica di Partigiani combattenti italiani.
Roma, per esempio, come altrettanto certamente lei sa benissimo, dopo una lunga ed eroica lotta partigiana (conoscerà sicuramente il libro di Claudio Fracassi “La battaglia di Roma”) alla fine fu liberata dalla 5ª Armata statunitense del generale Clark. Ora le chiedo: perché un corpo armato dell’esercito britannico avrebbe titolo a partecipare al corteo dell’Anpi - i Partigiani italiani - del 25 aprile con i propri vessilli e un corpo armato dell’esercito statunitense, la 5ª Armata appunto, per esempio, no, e difatti che io sappiae  diversamente dalla Brigata ebraica non l’ha mai né preteso né richiesto?
Cordiali saluti
Fulvio Iannaco
Repubblica 11.4.15
Tortura, l’ombra del medioevo tra noi
di Stefano Rodotà
Corriere 11.4.15
L’ambasciatore gay, il Vaticano teme l’effetto boomerang
Dietro il «no comment» vaticano sul caso Stefanini — l’ambasciatore designato da Parigi che per i media francesi non avrebbe il gradimento della Santa Sede perché gay — c’è un caso che appare senza precedenti e sta creando imbarazzo Oltretevere. In casi simili non c’è mai un «no» ma un’assenza di risposta. Si dice comunque che la procedura «è ancora in corso». La regola non scritta è che gli ambasciatori non siano in situazioni «irregolari» per la Chiesa o ne avversino le posizioni: è capitato non arrivasse il «sì» perché divorziati, legati in un’unione civile gay, abortisti. Ma Stefanini non è in situazione «irregolare». Cattolico praticante, sostenuto dal cardinale Vingt-Trois, non ha contratto matrimoni o unioni e non è un attivista gay. All’esterno, come ostacolo, appare solo l’«orientamento». Gli avevano chiesto un passo indietro, in Vaticano può aver giocato il timore di un uso politico della nomina. Ma ora, con il Giubileo della Misericordia, si rischia l’effetto boomerang. E non sarà facile uscirne: «La cosa è precipitata, tutto diventa più difficile».
Repubblica 11.4.15
L’amaca
di Michele Serra
VISTO dall’esterno, senza coinvolgimenti ideologici o emotivi, l’ affaire dell’ambasciatore francese non gradito in Vaticano perché gay è piuttosto godibile. Il reietto in questione è infatti, secondo le agenzie, “cattolico fervente”. Circostanza che fa supporre l’omosessualità ben più inaccettabile, in quello statarello a noi così familiare (in pratica un quartiere di Roma), dell’essere ateo o induista o devoto a Scientology. Detto con una battuta, un eterosessuale e padre di famiglia però satanista avrebbe creato minore imbarazzo Oltretevere?
È presumibile, per giunta, che nella cerchia degli uomini di Chiesa, almeno a quanto se ne sa, gli atei gli induisti e i satanisti siano assai meno numerosi degli omosessuali. Tanto da far supporre una dimestichezza ormai radicata con una condizione umana certamente non estranea agli uomini e alle donne di Chiesa. E allora perché creare l’incidente, esponendo anche il Papa al sospetto di essere meno aperto e disposto all’indulgenza di quanto appaia? Ai vaticanisti l’ardua sentenza, ammesso che almeno loro ci capiscano qualcosa. A noi, ci si scusi l’eccesso di leggerezza, il compito di rilanciare tra amici l’ozioso vecchio cinico giochetto di società tante volte aggiornato: è più grave essere comunista, ebreo, negro, ateo o omosessuale?










il Fatto 11.4.15

Nei tribunali la sicurezza è stata privatizzata da Maroni col governo B
Agenti armati. a Milano -50% Dal 2010 a Venezia zero divise
Firenze, Renzi da sindaco ha affidato l’appalto col sorteggio
di Antonio Massari e Davide Vecchi
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per la Sindone, invece, è disponibile un "esercito"
La Stampa 11.4.15
La Sacra Sindone a Torino
In servizio 550 agenti al giorno
Pronti anche elicotteri e droni
Il prefetto: nessun allarmismo, solo prevenzione
di Massimo Numa

Corriere 11.4.15
Le amnesie su giustizia e sicurezza
di Luigi Ferrarella
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Corriere 11.4.15
I nuovi orrori
La violenza che frantuma il racconto del progresso
di Donatella Di Cesare
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il Fatto 11.4.15
Dopo le sparate del ministro Poletti, i dati Inps
Bluff Jobs Act: solo 13 posti
di Carlo Di Foggia
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Corriere 11.4.15
L’accelerazione per alimentare la narrativa della ripresa
di Massimo Franco
Repubblica 11.4.15
La carta del bonus e le forbici rinviate
di Federico Fubini

Repubblica 11.4.15
Il tesoretto del premier e la strategia del consenso
Al segretario dem serve con urgenza un volano per riaccendere almeno in parte la magia dell’anno scorso
di Stefano Folli

Il Sole 11.4.15
Un bonus che Renzi può “spendere” per le elezioni regionali e per la battaglia sull’Italicum
di Lina Palmerini

La Stampa 11.4.15
I centristi e il timore dell’annessione
di Marcello Sorgi



Pd...
il Fatto 11.4.15
I soldi hanno odore: l’esempio del sindaco Pd
di Peter Gomez
qui
il Fatto 11.4.15
Da D’Alema a Renzi
Orfini e De Vincenti, gli anelli mancanti dell’evoluzione dem
di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante
qui

Corriere 11.4.15
«Non va». «Serve lealtà» Tra Bersani e Boschi duello a cena sull’Italicum
di Massimo Rebotti

Repubblica 11.4.15
Italicum, sinistra a Renzi “Almeno evita la fiducia” Bersani: “Sostituitemi”
L’ex segretario non vuole votare in commissione. Mercoledì la conta nel gruppo Pd. Anche Fi chiede modifiche sui capilista
di Giovanna Casadio

Repubblica 11.4.15
Francesco Boccia, minoranza dem
“Il tempo per mediare c’è nei piani il limite è luglio si torni al Senato elettivo”
intervista di Annalisa Cuzzocrea
più tardi qui









Corriere 11.4.15
La Lega e il bando dei partiti comunisti
«Al bando i partiti che si rifanno all’ideologia comunista». I consiglieri milanesi della Lega Lepore e Bastoni annunciano un odg che invita il Parlamento a «legiferare la messa al bando dei partiti che si ispirano a dottrine bolscevico-marxiste che hanno seminato terrore». Come in Ucraina, «si equipari il comunismo al nazismo». 




il manifesto 11.4.15
Partito della nazione o sinistra di governo
Eurozona
Inutile alimentare l’illusione in una salvifica scissione del Pd. Serve un programma per una radicale ridefinizione del rapporto con l’Ue
di Stefano Fassina
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il manifesto 11.4.15
L’immaginario spazio a sinistra del Pd
Coalizione sociale. Il "cercare ancora" deve essere anche una nuova topologia politica, fondata su distinzioni come "alto" e "basso", "uno" e "99 per cento", popolo ed élite, poveri e ricchi, più che destra e sinistra
di Guido Viale
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il manifesto 11.4.15
Non è acqua nuova in vecchie, logore botti
Coalizione sociale. L'iniziativa di Landini ha il merito di voler dare una forma organizzata ai tanti che pretendono la democrazia di ogni giorno
E riprende la riflessione di Trentin sulla necessità di «aprire il sindacato ai rapporti, anche di federazione, con le associazioni femminili, ecologiste, studentesche, degli immigrati......»
di Andrea Ranieri
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La Stampa 11.4.15
«No all’eterologa a pagamento»
Bocciata la Lombardia
Il Consiglio di Stato: discriminatorio farla pagare fino a 4000 euro
più tardi qui

Repubblica 11.4.15
La cupola mafiosa su Roma
di Carlo Bonini
più tardi qui

La Stampa 11.4.15
Medioriente, la Francia torna protagonista: una proposta per la pace
L’Eliseo presenterà una risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Tre i punti: definizione dei confini pre-1967 di Israele con possibilità di “scambi di territori”, Gerusalemme “capitale di Israele e Stato di Palestina”, “soluzione giusta” per i rifugiati palestinesi
di Maurizio Molinari
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La Stampa 11.4.15
Francia, la Sorbona contro la riforma scolastica: “Giù le mani da latino e greco”
La denuncia dei manifestanti dopo la proposta del ministro di tagliare le ore dedicate alle lingue classiche: «Questa classe dirigente miope vuole rimpiazzare i verbi con i numeri»
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Il Sole 11.4.15
Le mani tese di Obama, da Cuba all'Iran
di Mario Platero
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il Fatto 11.4.15
Anche a Kiev il potere arricchisce chi ce l’ha
Le aziende del presidente Poroshenko macinano utili
Lui si è fatto costruire una dacia in stile Casa bianca Usa
di Michela A. G. Iaccarino
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La Stampa 11.4.15
Svastica e martello
di Massimo Gramellini
La notizia che il Parlamento ucraino ha approvato a larghissima maggioranza una legge che equipara il comunismo al nazismo come regimi criminali costringe chi è stato svezzato nel secolo scorso a fare i conti con una questione irrisolta. Il nazismo pianificava il dominio di una razza in seguito a stermini di massa, mentre il comunismo predicava la fine dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. A livello teorico qualsiasi accostamento tra i due sarebbe dunque una bestemmia. Ma se le utopie vanno valutate sul terreno dell’applicazione concreta, non c’è dubbio che il comunismo realizzato sia stato ovunque un sistema oppressivo, violento e liberticida. Nella storia non esiste traccia di comunismi senza carri armati e polizie segrete. 
Il giudizio storico dipende dalle esperienze di ciascun popolo, cioè dal tipo di micidiale radiazione a cui quel popolo sia stato esposto. Per un ucraino o un ungherese che hanno avuto i figli torturati e uccisi dal Kgb, il comunismo rappresenta il male assoluto, accomunabile nella condanna al regime che organizzò l’infamia eterna dell’Olocausto. Invece gli italiani il comunismo lo hanno molto predicato ma, grazie al cielo e agli americani, mai sperimentato. In compenso hanno conosciuto gli orrori dell’occupante nazista contro la comunità ebraica e non solo. Una legge come quella ucraina farebbe fatica a essere approvata. Da noi il nazismo sarà sempre considerato peggiore del comunismo. Per fortuna, aggiungerei. Perché, per poterci permettere di pensarla diversamente, avremmo dovuto sorbirci anche quello.
La Stampa 11.4.15
“Togliere la licenza ai piloti e agli autisti depressi”
Polemiche in Germania per la proposta choc di un ministro
di Luigi Grassia
qui

 











Repubblica 11.4.15
Un intellettuale ha l’obbligo di scegliere l’impegno
Il dovere di rompere il silenzio
di Toni Morrison









Repubblica 11.4.15
Albert Einstein
Il genio che ci ha insegnato il coraggio di cambiare idea
A sessant’anni dalla morte, la grande eredità dello scienziato è nel metodo. E negli errori
di Carlo Rovelli
Repubblica 11.4.15
La diffidenza dell’Accademia e quel Nobel vinto a metà
di Massimiano Bucchi














La Stampa Tuttolibri 11.4.15
L’Europa al bistrot del nulla mentre arriva il Califfo
di Mattia Feltri


















La Stampa Tuttolibri 11.4.15
Hölderlin, in cerca d’assoluto per salvarsi con la poesia
Dall’amore con Diotima all’amicizia con Hegel e Schelling E un’onnipresente madre che lo vorrebbe ecclesiastico
di Alessandra Iadicicco











Corriere 11.4.15
Nel Veneto umiliato di Zanzotto
di Mario Villalta

 




Corriere 11.4.15
Il genio tedesco di Goethe al Salone del libro di Torino
Il genio tedesco Wolfgang Goethe (1749-1832), che al nostro Paese dedicò il suo Viaggio in Italia , sarà l’icona dell’edizione 2015 del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà dal 14 al 18 maggio. Nell’edizione in cui la Germania è Paese ospite del Salone, il manifesto della kermesse è una rielaborazione del ritratto Goethe nella campagna romana di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein: intorno al poeta saranno disposte come su un set le«meraviglie» dell’Italia, il cibo, la moda, le auto, i libri. Lo slogan sarà, per l’appunto, «Italia, salone delle meraviglie».










La Stampa 11.4.15
I sogni? Espressione della nostra pazzia
Il neurologo Roberto Mutani spiega le caratteristiche e i misteri di questo fenomeno psichico che ha ispirato scienziati e letterati di ogni epoca
di Claudia Carucci
qui